Oggi, noi di Polsinelli vi diamo consigli su come fare la birra Lager in casa. Tanta strada è stata fatta da quel giorno intorno al 1500 quando, nelle terre di Germania, fu prodotta la prima birra Lager. Vale a dire uno degli stili birrai che hanno poi riscosso più successo al mondo. Birre a bassa fermentazione prodotte con lieviti che prediligono temperature più fredde (intorno ai 7-12 gradi centigradi) rispetto ad altri che richiedono normali temperature ambiente. Il primo passo che il perfetto homebrewer dovrà affrontare è quindi relativo al controllo della temperatura. Fermentare il mosto a una temperatura troppo alta porterebbe a un eccesso di aromi sulfurei fruttati o speziati che andrebbero a modificare il profilo leggero e fresco dello stile Lager.
Attenzione anche al diacetile. Parliamo di un prodotto naturale della fermentazione della birra, caratterizzato dal suo aroma burroso. Un sapore che niente ha a che fare con il processo di Lagerizzazione. Per fare in modo che il diacetile venga assorbito, l’homebrewer dovrà lasciare il fermentatore a circa 18-20 gradi centigradi per qualche giorno, quando il processo di fermentazione a freddo sta per giungere al termine e quando la birra in fermentazione arriva a circa due terzi nel consumo degli zuccheri. Una vera e propria pausa nel processo di fermentazione, non a caso definita “pausa diacetile.”
Diventare perfetti homebrewer è affascinante e stimolante, ma non si impara in un giorno.
Per produrre una Lager che si rispetti, inoltre, è importante anche tenere sotto controllo la temperatura di Mash, vale a dire il processo di ammostamento che consente una disgregazione delle molecole contenute all’interno dei malti a opera di diversi enzimi. Alle giuste temperature, il processo di Mash favorisce le reazioni di trasformazione degli amidi in zucchero. Nelle Lager è bene tenere una temperatura di Mash più bassa (intorno ai 64 gradi centigradi) che assicuri la conversione degli zuccheri in maltosio, dando così vita a un corpo della birra più leggero. Perfetto per le Lager, appunto.
Produrre birre Lager che tengano fede al loro nome necessita, insomma, di un numero di accortezze. Dato lo stile così pulito e leggero, il minimo difetto si noterebbe immediatamente. È quindi necessario prestare molta attenzione a ogni singolo processo, tra cui aggiungiamo anche: una lunga fase di bollitura (almeno 70-90 minuti a pentola aperta) in modo da ridurre composti volatili come il Dimetilsolfuro, che conferirebbero alla birra un sapore sgradevole di mais cotto; l’areazione e l’ossigenazione del mosto; una quantità ben definita di lievito, che superi di circa il doppio quella necessaria alla fermentazione di birre Ale; tempi più lunghi, anche intorno alle 12 settimane, per evitare i soliti sentori sgradevoli che possono andare dal già citato mais cotto alle uova marce. Continuiamo con i nostri consigli su come fare la birra Lager in casa.
Un suggerimento su tutti, quello di darsi tempo e modo di imparare. Diventare perfetti homebrewer è affascinante e stimolante, ma non si impara in un giorno. Per questo in Polsinelli non solo offriamo tutta la tecnologia necessaria alla produzione, a partire dagli impianti Easy completamente personalizzabili, ma anche servizi di consulenza supportati da un team di professionisti, che valutano ogni singola richiesta per offrire soluzioni su misura. In più, attraverso la Polsinelli Academy, offriamo corsi teorici e pratici sulla produzione delle nostre bevande preferite, comprese le birre Lager. Formazione, consulenza tecnica e strumentazione di alto livello qualitativo, uniti alla passione del futuro homebrewer, sono le chiavi che permettono di produrre birra in casa da poter poi – perché no – trasformare in una vera attività professionale.
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