Lazio capitale della birra per un weekend. Il 10 febbraio, Isola del Liri ha ospitato “Birra: fra tradizione e ricerca”, convegno organizzato da Polsinelli, azienda leader nel settore di impianti e attrezzature professionali per produrre vino e birra, al quale hanno partecipato alcuni fra i massimi esperti del settore, professori presso sei prestigiosi atenei italiani:
Il workshop è stato il primo appuntamento scientifico post pandemia su tecniche di birrificazione, degustazione e nuovi prodotti; si è parlato di birre artigianali italiane, filiera brassicola, materie prime – produzione di luppoli nazionali, cereali e mosto di vino – di maltazione, di analisi sensoriale e delle Italian Grape Ale.
“La birra artigianale, partita come prodotto di nicchia,” spiega Fabio Mencarelli, professore dell’Università di Pisa e coordinatore del convegno “è entrata nella quotidianità degli italiani, diventando col tempo un consolidato elemento socioculturale, protagonista di un’intera filiera produttiva. Gli interventi del convegno hanno riguardato le nuove tecniche di produzione (molte delle quali sviluppate nel nostro paese), l’impatto delle materie prime sulle caratteristiche organolettiche della birra e la necessità di sviluppare una produzione nostrana cerealicola e di luppoli, per poi passare alle birre artigianali, di cui le IGA rappresentano l’espressione più recente e un connubio con la cultura del bere italiana, dal momento che sono prodotte con mosto di vino.” “A questi temi” continua Mencarelli, “sono state aggiunte incursioni in ambito gastronomico, parlando anche di abbinamenti birra-cibo, mettendo a confronto alcuni piatti con prodotti industriali e artigianali”.
Durante il workshop, c’è stato un intervento dedicato al ricordo del Professore Emerito Mario Polsinelli, il quale è stato per due volte presidente dell’Associazione Genetica Italiana (AGI), e uno dei fondatori della Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche (SIMGBM).
Suo nipote Daniele, titolare della Polsinelli ed esperto del settore, è intervenuto per testimoniare l’importanza delle birre artigianali nell’economia italiana e raccontare cosa sta accadendo nel mercato dopo la pandemia.
“La pandemia – spiega Daniele Polsinelli – ha avuto un impatto devastante sul canale Ho.Re.Ca. creando difficoltà a ristoratori, proprietari di pub e produttori. Nel 2020 e 2021, i commercianti hanno vissuto una grande incertezza dovuta al repentino cambio delle restrizioni sanitario/lavorative per contenere la pandemia e, a causa dell’aumento del rischio di sovraindebitamento, stimato al 40% secondo dati dell’Ambulatorio Antiusura, molti sono stati costretti a chiudere per non fallire o contenere le perdite. Le aziende produttrici, da parte loro, hanno iniziato a sviluppare maggiormente l’e-commerce e nuove forme di vendita; ma chi non ha potuto usufruire del canale della grande distribuzione o vendere all’estero, dove le restrizioni erano minori, è andato comunque in sofferenza. Il 2022 ha visto una ripresa del settore, ma, adesso, dobbiamo confrontarci con i rincari energetici e delle materie prime e la scadenza degli sconti istituiti in pandemia dal Governo che porteranno inevitabilmente a un aumento dei prezzi, in parte già registrato.”
A conferma di tutto questo, il cambiamento registrato nelle abitudini dei consumatori: “Sotto pandemia, i consumatori hanno iniziato a scegliere più spesso le birre artigianali, prodotti più costosi e di nicchia: si sono coccolati quando erano costretti a rimanere a casa perché i locali erano chiusi.”
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