Potatura estiva dell’olivo: come e perché farla
Olive oil

Potatura estiva dell’olivo: come e perché farla

3 August 2020

La raccolta delle olive comincia generalmente in autunno, dal mese di ottobre in poi. Prima di questo atteso evento, così come accade per la vendemmia nel caso del vino, esistono una serie di procedure da seguire e rispettare affinché l’olivo sia sempre in salute e produttivo. Uno degli interventi preliminari più importanti è quello della potatura, di cui esistono due varianti stagionali: quella invernale e quella estiva.

Qui ci soffermeremo sulla seconda tipologia, quella altrimenti detta potatura verde, considerato che riguarda principalmente lo sfoltimento della pianta e l’eliminazione dell’eccedenza di rami che l’ulivo produce nel periodo primaverile ed estivo. Non a caso, il periodo migliore per eseguirla va da luglio a settembre, poco prima dell’inizio del periodo di raccolta.

Più precisamente, la potatura verde ha come finalità quella di eliminare polloni e succhioni. I primi sono quei rami che nascono dalla base dell’albero principale, attaccati al tronco fin dal livello del suolo; i secondi sono i rami aerei, distanziati dal livello del suolo. Perché farlo? Perché la pianta, in tal modo, potrà dirottare tutte le sue energie verso i rami più fruttiferi evitando di “impegnarsi” a vuoto in quelle ramificazioni che restano sostanzialmente improduttive. Il risultato, quindi, sarà una migliore capacità fruttifera oltre all’eliminazione dei rami malati e/o danneggiati.

Non solo: questa procedura garantisce anche una maggior penetrazione dei raggi solari all’interno della pianta garantendo così l’instaurazione di un microclima contrario allo sviluppo di patologie legate alla presenza di funghi.

Va da sé che un procedimento simile necessita di attrezzature professionali di grande affidabilità. Sul catalogo Polsinelli è possibile trovare qualunque strumento possa essere utile a questo tipo di lavoro. Anzitutto i coltelli: essenziali per i tagli leggeri sui rami, tipici della potatura verde. Comodi e maneggevoli, dotati di gomma ergonomica sull’impugnatura per garantire una presa e un taglio sempre precisi e immediati.

Oltre ai coltelli, particolarmente indicate sono le forbici da potatura e i segacci. Questi ultimi molto adatti anche per la potatura invernale, quella che si effettua tra gennaio a marzo, utile a dare forma e struttura alla pianta armonizzando la forma finale, aumentare la produzione di frutti, orientare la crescita della pianta e assicurare una buona penetrazione di aria e luce.

Esistono, inoltre, alcune accortezze ineludibili da seguire durante il processo di potatura: il taglio deve essere sempre eseguito ad almeno 0,5 centimetri al di sopra di una gemma laterale e inclinato rispetto alla gemma: ciò favorirà lo scivolamento dell’acqua, riducendo al contempo la penetrazione della stessa all’interno della “ferita” subita dalla pianta.

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