Il periodo giusto per acquistare le barbatelle
Corsi

Il periodo giusto per acquistare le barbatelle

18 Febbraio 2022

L’inverno è il periodo giusto per acquistare le barbatelle. Ecco le indicazioni per dar vita a una nuova vigna secondo Polsinelli, da oltre 60 anni accanto ai produttori di vino.

Quasi tutte le viti, un tempo, sono state una barbatella: questa piccola piantina, ottenuta da un tralcio di vite, è il capitolo iniziale di una storia affascinante, che darà vita a un nuovo vino con caratteristiche tutte sue. Ma quali accortezze avere per non sbagliare? E qual è il periodo giusto per impiantare e acquistare le barbatelle? A queste e altre domande risponde Daniele Polsinelli, titolare dell’omonima azienda di famiglia che, da oltre 60 anni, lavora a fianco delle cantine per fornire loro gli strumenti necessari per la produzione di vino. Dall’innesto all’imbottigliamento.

Quando piantare le barbatelle?

“Il periodo migliore per piantare e acquistare le barbatelle va generalmente da metà novembre a inizio marzo – spiega Daniele, che sin da piccolo ha osservato suo padre, Celestino, lavorare a contatto con i produttori di vino -. Ecco perché, ai clienti che ci chiedono consigli su quando acquistare nuove barbatelle, rispondiamo di muoversi entro la primavera”. La barbatella, infatti, è costituita da una parte superiore da cui si svilupperà la pianta e una inferiore che darà, invece, vita a un vero apparato radicale.

“Il periodo in cui le radici crescono meglio è l’inverno – prosegue Daniele -. Appena piantate vi sembrerà che le vostre barbatelle sono esattamente come quando le avete acquistate, ma non è così: sottoterra, le radici si stanno sviluppando”.

Come scegliere le barbatelle?

“Solitamente è il viticoltore, a volte anche su consiglio di un enologo o di un agronomo, a decidere quale tipo di vitigno impiantare e su quale parcella di territorio – afferma Daniele -. Esistono, infatti, tantissime varietà di barbatelle. Noi, ad esempio, siamo rivenditori autorizzati di Vivai Cooperativi Rauscedo che produce decine di milioni di barbatelle l’anno. Avere il supporto di una grande azienda è per noi motivo di orgoglio, ma anche di crescita. Quest’anno, ad esempio, hanno inaugurato un centro sperimentale dove stanno lavorando a nuove varietà di vigneti resistenti, che sono in grado di contrastare le malattie della vite ricorrendo a un minor uso di trattamenti”.

All’interno dell’e-commerce di Polsinelli Enologia è possibile vedere i diversi tipi di barbatelle che si possono acquistare. Da barbatelle per uva da vino bianco a quelle per vino rosso, passando per barbatelle per uva da tavola e le nuove barbatelle resistenti per uva. “All’interno della sezione dedidicata nello shop online di Polsinelli Enologia l’utente può leggere i caratteri ampelografici dei prodotti, conoscerne l’epoca di germogliamento e quella di maturazione, ma anche la forma di allevamento e potatura – spiega ancora Daniele -. Acquistare barbatelle online è possibile, ma per chi preferisce un supporto si può anche contattare la nostra assistenza, che saprà consigliarvi e risolvere ogni dubbio”.

Come piantare un nuovo vigneto: che cosa serve?

Nel momento in cui si decide di dar vita a un nuovo vigneto, non c’è bisogno solo di acquistare barbatelle, ma anche di avere a disposizione una serie di strumenti specifici. “Supportiamo il cliente in ogni fase della produzione. Questo include anche il periodo successivo all’impianto delle barbatelle, quando queste cominciano a crescere. Nel nostro shop online si trovano pali per vignafili per vigneto e tutto il necessario per far crescere la vite nel miglior modo possibile”.

Barbatelle e vitigni autoctoni del Liri: il legame con il territorio

Sin dalla sua fondazione, nel lontano 1958, la storia di Polsinelli Enologia si è sempre intrecciata con quella del suo territorio. “Qui a Isola del Liri e nelle zone circostanti si fa vino da anni – conclude Daniele -. Mio padre iniziò a lavorare in questo settore proprio producendo torchi per vino: un’arte antica che, allora, veniva ancora realizzata interamente a mano. I vitigni autoctoni del Lazio sono prevalentemente cinque. Il più famoso è il Maturano, a bacca bianca, iscritto al Registro nazionale delle varietà di vite da vino nel 2010. Ci sono poi il Lecinaro, l’Olivella – a bacca rossa – e il Pampanaro. Quest’ultimo da tempo immemore presente nel Frusinate. Infine, il Capolongo, anch’esso a bacca bianca e censito come varietà della zona già a meta Ottocento”.

Articolo estratto da: igrandivini.com

Iscriviti alla newsletter

Acconsento al trattamento dei miei dati (indirizzo di posta elettronica) per finalità di marketing.

Acconsento al trattamento dei miei dati personali per l’invio di newsletter via e-mail, secondo quanto previsto dalla Privacy Policy

Polsinelli
Acquista